Lo spettacolo racconta la storia di Capitan Brianza, un uomo onesto che vive nella zona nord di Milano, troppo spesso dedita al solo scopo lavorativo. 

In questa terra, il lato pratico della vita sembra avere sempre la precedenza su ogni altra cosa. La vita di Capitan Brianza sembra semplice, ma il suo desiderio di guadagnarsi la stima, il rispetto e la tranquillità economica lo porta ad affrontare le sfide quotidiane.

Donna Giovanna, invece, è figlia della prima immigrazione in Lombardia, quella del dopoguerra, costituita da veneti e friulani in miseria alla ricerca di fortuna o di sopravvivenza. La sua vita è molto differente da quella di Capitan Brianza: adrenalinica, tumultuosa ed affamata.

Le loro vite, e quelle di altri personaggi, si incrociano in un determinato periodo di tempo, affrontando cronache e vicissitudini della provincia lombarda. Mentre la provincia si prepara a un inesorabile processo di cambiamento comune, Capitan Brianza invecchia e si chiede cosa resta della fatica di un uomo e della passione per il suo lavoro.

Lo spettacolo è un' affabulazione gentile e fluida, talvolta ironica e talvolta riflessiva, che ripercorre le abitudini e le cronache di questo lembo di terra, accompagnata da brani ed atmosfere musicali. Il testo è in italiano, con spurie ed influenze in dialetto brianzolo.

In scena Davide Colavini, accompagnato dalle musiche di Luca Maciacchini. La durata dello spettacolo è di 90 minuti, e il genere è quello del teatro di narrazione territoriale. Regia: Michela Marelli